Nell'hotel dove sto, in questo periodo di transito a Seattle, ho richiesto il servizio internet wi-fi in camera. Per avere questo servizio dovrò pagare 50 dollarozzi per tutto il mese. E sia.
Dopo le prime 2 notti passate nel quartiere di Belltown, nella mia cameretta n°420, la connessione internet inizialmente andava e veniva per poi sparire completamente obbligandomi a dovermi spostare alla zona ascensore o reception per poter connettere il pc e rispondere alle mail o sentire famiglia ecc. Avviso lo staff del problema che inizialmente mi consegnano un cavo ethernet, quindi niente wi-fi, ma almeno potevo connettermi dalla camera anche in mutande e questo mi rese molto felice. La mia felicità durò solo 20 minuti. Quindi torno alla reception e loro mi dicono che lavoreranno tomorrow per risolvere il problema.
Parlandone con Rob il giorno dopo, lui mi consiglia di farmi cambiare di stanza. Ottima idea.
Mi danno un'altra stanza, trasferisco i bagagli nella 223, due piani più in basso e faccio 4 viaggi. La mia nuova cameretta non è bellina come la prima, ha pure un odorino di sigaretta che non mi piace e una finestra che da verso un muro dove non entra molta luce. Peccato ma va bè, voglia di lamentarmi e cambiare camera non è ho. Sono le 23 e sono stanco.
Apro il pc e connetto il pc. Ops... avrei voluto connetterlo. Stesso problema. Ammetto che mi è salito il nervoso.
Ho ripreso tutta la mia roba girato di palle e sono tornato alla mia 420 abbastanza seccato! Almeno non puzza di fumo!
Ritorno alla hall e comunico che sono tornato nella mia 420 per via di questi problermi e riconsegno la chiave. Solo che dopo essere rientrato nella mia stanza, mi accorgo che manca qualcosa. Torno giù e spiego che mi sono dimenticato un documento, che poi non ho trovato perchè era in una borsa, e chiedo di poter riavere la chiave elettronica della 223 per poter andare riprendere il documento. Il ragazzo panciuto e gentile (ma solo per deformazione professionale) parla con una collega xetti strana (giovane, alta, un pò curva, bionda con la coda, occhi azzurri, lentigini, vestito bianco con gonnellone floreale, ballerine bianche e immacolate, due fondi di bottiglia come occhiali e del sangue incrostato all'interno di una narice) e la collega gli risponde sottovoce coprendosi la bocca per non farsi sentire, solo che si sentiva tutto, poi vabbè... non ho capito una mazza perchè parlava velocissimo e non sono una cima in inglese. Mi sorride e si sposta in un corridoio verso alcune scale con assoluta calma. Il ragazzo inizia a farmi una copia della chiave, che guarda caso non avviene velocemente come la prima volta, e nel frattempo mi fa qualche domanda: "come va la permanenza ecc..." Alzo la testa per rispondergli, dietro di lui ci sono gli schermi di sicurezza dei corridoi delle stanze e in un televisore vedo la tipa col vestito che corre velocissima per il corridoio (corre...sembrava un pinguino!) ... praticamente doveva togliere la lattina di Coca dal frigo perchè pensavano la fregassi (dio crostino)! Poi andando nella camera l'ho trovata con le lattine di Coca dentro lo sgabuzzino, secondo lei si stava nascondendo... io ho visto che si stava storpinado tra spazzoloni e detersivi perchè aveva le mani occupate dalle lattine... ehm TANAAAA!!!
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