sabato 23 novembre 2013

Il nulla

Sono passati molti anni, era il fine agosto del 2003, mi trovavo in un paesino della Sardegna per fare 2 settimane di studio e musica. Quell'estate era stata abbastanza difficile per me, tutto l'anno in realtà.

2013. La solitudine è qualcosa che mi appartiene, mi piace stare solo, ho dei momenti dove devo stare solo per non esplodere, avere reazioni nervose con amici stretti o le persone che mi vogliono bene è una cosa che non sopporto. So già in partenza che questo aspetto di me difficilmente verrà capito, comunque a causa mia. Molte volte arriva nel momento meno opportuno ma lo devo fare. Questa eclissi che chiama è nata nell'estate del 2003.
Scrissi una canzone prima di quel momento. Aveva un testo molto elegante, la musica e la melodia si vestivano perfettamente. Fu una collaborazione con il mio miglior amico e credo di aver cantato la più bella canzone del mondo per certi aspetti.
La canzone in questione si chiama Suicidio, ha un titolo duro, perchè le parole sono molto eleganti e dolci, che mi sembrava di non far prendere il senso del brano senza il quel titolo. Quella canzone annunciava un mio disagio, ma non avrei mai pensato di poter toccare il fondo.
Ho avuto, come tutti o quasi, problemi durante l'adolescenza, che possono essere stati familiari, o insiti e nascosti in me, o una psicologa sbagliata.
Nel 2003 in quel villaggio, ero solo, non conoscevo nessuno, credevo in una distrazione nuova, per salvarmi dalla depressione che piano piano mi divorava la mente. Il motivo non lo so, ero io ma non so proprio perchè; fragile, sbagliato, vuoto, pieno. Depresso.
Ero in stanza con un trombettista-vigile del fuoco, l'ultima settimana capitava sempre di svegliarmi la mattina in lacrime, senza un motivo. Mi addormentavo guardando il soffitto, con la testa piena di nulla e mi risvegliavo con le lacrime e i denti stretti, ma la testa aveva ancora il nulla.
Dissi più avanti che la canzone che scrissi non rappresentava assolutamente il titolo. Credo non ci sia modo per descrivere quello stato.
Capita che a 24 anni vorresti prendere l'auto e schiantarti dal primo strapiombo, non pensi a nessuno, ti sembra non esista più nessuno, in quel momento ero io e il nulla che si teneva i miei pezzi e soccombevo, giorno dopo giorno.
Poi decisi di fare quel volo, spegnermi. Spegnerlo.
Bè sono ancora qui, heheh... quindi mi sono tenuto l'auto intera per ancora qualche anno.
Prima del lancio ho voluto fare una telefonata, volevo sentire la voce di quella che nella canzone chiamo angelo, era una ragazza con la quale stavo prima dell'estate, non fu lei il crollo della mia mente. Non le dissi nulla di come stavo in realtà, ma era felice di sentirmi, nonostante il distacco. Eravamo amici e mi tranquillizzò. Io esistevo.
Da quel momento in poi ho avuto una seconda possibilità, la mia vita è completamente cambiata. Da nulla e fallito che pensavo di essere ora vivo consapevole che io posso creare su di me.
Mi è bastato tornare a respirare un attimo per farmi capire che io esistevo, che il nulla era solo un illusione. Negli anni ho realizzato tutto quello che volevo realizzare, quasi tutto diciamo, sono diventato ottimista inconsapevole, sono un portatore di messaggi. Tutti ne abbiamo uno o più, io porto il mio, lo offro e prendo quello che gli altri offrono a me.
Ovviamente, quello che ho passato sulla pelle la mia testa non lo dimentica, per questo dopo il mio lavoro, fatto di persone meravigliose, arriva il momento incontenibile, durante l'anno, di dover prendermi le mie giornate di nulla, cioè riprendere il contatto con una parte di me che mi rappresenta... che quando chiama, necessita risposta. Due chiacchiere con una vecchia amica, ora non si litiga più, si fa la pace con il NULLA, ora ha solo preso il suo posto nel silenzio.
Penso che tutti possiamo essere paragonati a un filo d'erba, ci sono momenti dove bisogna seguire il soffio del vento e stare dove si deve stare.
Chiedo scusa a tutte quelle persone che mi hanno sopportato nei miei momenti di luna in eclissi, consapevole del fatto che capirlo sarebbe stato impossibile e non obbligato.

Viviamo in un bellissimo mondo, enjoy the life.

Nessun commento:

Posta un commento