Sono passati molti anni, era il fine
agosto del 2003, mi trovavo in un paesino della Sardegna per fare 2
settimane di studio e musica. Quell'estate era stata abbastanza
difficile per me, tutto l'anno in realtà.
2013. La solitudine è qualcosa che mi
appartiene, mi piace stare solo, ho dei momenti dove devo stare solo
per non esplodere, avere reazioni nervose con amici stretti o le
persone che mi vogliono bene è una cosa che non sopporto. So già in
partenza che questo aspetto di me difficilmente verrà capito,
comunque a causa mia. Molte volte arriva nel momento meno opportuno
ma lo devo fare. Questa eclissi che chiama è nata nell'estate del
2003.
Scrissi una canzone prima di quel
momento. Aveva un testo molto elegante, la musica e la melodia si
vestivano perfettamente. Fu una collaborazione con il mio miglior
amico e credo di aver cantato la più bella canzone del mondo per
certi aspetti.
La canzone in questione si chiama
Suicidio, ha un titolo duro, perchè le parole sono molto eleganti e
dolci, che mi sembrava di non far prendere il senso del brano senza
il quel titolo. Quella canzone annunciava un mio disagio, ma non
avrei mai pensato di poter toccare il fondo.
Ho avuto, come tutti o quasi, problemi
durante l'adolescenza, che possono essere stati familiari, o insiti e nascosti in
me, o una psicologa sbagliata.
Nel 2003 in quel villaggio, ero solo,
non conoscevo nessuno, credevo in una distrazione nuova, per salvarmi
dalla depressione che piano piano mi divorava la mente. Il motivo non
lo so, ero io ma non so proprio perchè; fragile, sbagliato, vuoto,
pieno. Depresso.
Ero in stanza con un
trombettista-vigile del fuoco, l'ultima settimana capitava sempre di
svegliarmi la mattina in lacrime, senza un motivo. Mi addormentavo
guardando il soffitto, con la testa piena di nulla e mi risvegliavo
con le lacrime e i denti stretti, ma la testa aveva ancora il nulla.
Dissi più avanti che la canzone che
scrissi non rappresentava assolutamente il titolo. Credo non ci sia
modo per descrivere quello stato.
Capita che a 24 anni vorresti prendere
l'auto e schiantarti dal primo strapiombo, non pensi a nessuno, ti
sembra non esista più nessuno, in quel momento ero io e il nulla che
si teneva i miei pezzi e soccombevo, giorno dopo giorno.
Poi decisi di fare quel volo,
spegnermi. Spegnerlo.
Bè sono ancora qui, heheh... quindi mi
sono tenuto l'auto intera per ancora qualche anno.
Prima del lancio ho voluto fare una
telefonata, volevo sentire la voce di quella che nella canzone chiamo
angelo, era una ragazza con la quale stavo prima dell'estate, non fu
lei il crollo della mia mente. Non
le dissi nulla di come stavo in realtà, ma era felice di sentirmi,
nonostante il distacco. Eravamo amici e mi tranquillizzò. Io
esistevo.
Da quel momento in poi ho avuto una
seconda possibilità, la mia vita è completamente cambiata. Da nulla
e fallito che pensavo di essere ora vivo consapevole che io posso
creare su di me.
Mi è bastato tornare a respirare un
attimo per farmi capire che io esistevo, che il nulla era solo un
illusione. Negli anni ho realizzato tutto quello che volevo
realizzare, quasi tutto diciamo, sono diventato ottimista
inconsapevole, sono un portatore di messaggi. Tutti ne abbiamo uno o
più, io porto il mio, lo offro e prendo quello che gli altri offrono
a me.
Ovviamente, quello che ho passato sulla
pelle la mia testa non lo dimentica, per questo dopo il mio lavoro,
fatto di persone meravigliose, arriva il momento incontenibile,
durante l'anno, di dover prendermi le mie giornate di nulla, cioè
riprendere il contatto con una parte di me che mi rappresenta... che
quando chiama, necessita risposta. Due chiacchiere con una vecchia
amica, ora non si litiga più, si fa la pace con il NULLA, ora ha
solo preso il suo posto nel silenzio.
Penso che tutti possiamo essere
paragonati a un filo d'erba, ci sono momenti dove bisogna seguire il
soffio del vento e stare dove si deve stare.
Chiedo scusa a tutte quelle persone che
mi hanno sopportato nei miei momenti di luna in eclissi, consapevole
del fatto che capirlo sarebbe stato impossibile e non obbligato.
Viviamo in un bellissimo mondo, enjoy
the life.
Nessun commento:
Posta un commento