A volte non pensi a... o non sai che...
Ti capita mai che arriva quel momento dove rivedi quegli occhi?
Il respiro, uno solo, che diventa grande, sembra incontenibile, come un iceberg di ghiaccio! La stanza diventa sorda... più chiasso c’è, più tutto si arresta, cessa, si sbiadisce e sfoca, davanti ti restano quegli occhi nitidi.
Ti capita mai che potresti dirle qualcosa, ma sai già che rovineresti tutto? Quello che i vostri occhi diranno non sarà mai vicino a quello che le tue parole potranno dimostrare. In quel momento non c’è ragione da spiegare. Dovrebbe spegnersi tutto in quell’istante.
Ti capita mai di pensare: che familiarità, in questi occhi sto bene. Ti capita?
Certo che capita, quando hai occhi puri e un cuore pulito a volte succede. Capita con quelle piccole parti di te, piccoli brandelli di carne viva, che di nascosto si muovono da una parte verso l’altra, un lembo di ognuno, come due mani che si cercano nella notte, come un abbraccio stretto, perfetto, prima di dormire, che anche se facesse caldo quello rinfrescherebbe e viceversa, riescono a toccarsi semplicemente con poco.
Perché in realtà è tutto lì: negli occhi.
Perché in realtà è tutto lì: negli occhi.
A volte canto canzoni dal vivo (“faccio il cantante”), quelle con la band, spesso una la vivo più delle altre... sono quelle canzoni belle che piacciono a tutti, (che forse non canterò mai bene come in prova) e mi chiedo: su 22 canzoni di stasera, questa quanti la sentiranno un po’ come me? E poi realizzi che proprio quella, vorresti che non arrivasse a tutti, vorresti che sbiadissero tutti, che sfocassero tutti, quasi tutti.
Ed è proprio così.
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