giovedì 16 dicembre 2021

Forzare le cose

 Quante volte abbiamo forzato una conversazione, un desiderio personale che coinvolgesse un’altra persona, come doverla rivedere, quante volte abbiamo insistito… specialmente noi maschietti. La maggior parte delle volte è stato fatto pensando magari anche con la testa dell’altra .... Tipo: “fidati, ci penso io a te”.       O quante volte abbiamo portato avanti relazioni che rimanevano online, su whatsapp, mai chiare, sempre in bilico. Ma non ti sei rotto i coglioni? È vero che queste storie a volte possono funzionare da balsamo, da crema corpo, una specie di coccola, il punto è che questa situazione in genere si sviluppa sempre da parte delle donne, sono sempre quelle più lente a ripartire dopo una relazione finita, e tu servi un pò da coccola a distanza, così non c’è pericolo di danno per loro e ti tengono lì in bilico, per il proprio comodo, aspettando semplicemente che tu ti rompa le palle, nel frattempo si saranno coccolate abbastanza con te e magari altri due senza aver promesso nulla. Secondo me fanno bene, chi glielo fa fare di rimettere in gioco subito coinvolgimenti intensi, sono stanche, vogliono distrarsi, e tu sei magari bravo, perchè la corteggi, la fai sentire desiderata e riprende un pò di colore. Sei come quei post motivatori su insta, una specie di sveglia la mattina che da il buongiorno, se hai una bella voce, il messaggio vocale le basterà pure per mezza giornata o più. Il punto è che fanno bene. L’altro punto è che noi vorremmo un contatto diverso da quello tipico virtuale, io ho bisogno di occhi, di vedere come muovi le mani quando sei con me, farti rubare dei sorrisi, farti ridere, io mi alimento di questo, di un contatto in 3D e 4D, di un profumo, ho bisogno di forzare un silenzio, altre volte di non farlo. Quando capisco l’andazzo lo dico sempre: Non amo i rapporti online, whatsapp, mi annoiano, non hanno senso per me dopo poco. Per gli uomini normali con la testa quando una persona è interessante ma vede che non è reciproco l’interesse sentimentale e sessuale, semplicemente si devia in una conoscenza di vita mondana, di bevute o karaoke altrimenti si interrompe lì.. Un altro punto è che magari alla donna non interessa questo perchè è spaventata, o perchè non ha fiducia ed è troppo presto.

 Vi racconto una storia comune a tante amiche: Simona (i nomi sono di fantasia), mia coetanea, esce con Andrea che conosce e che vede a lavoro, lui le chiede di vedersi per una pizza a casa, Simona accetta, ma mette le mani avanti e specifica con gentilezza che sarebbe solo un incontro di compagnia senza secondi fini. Semplicemente Simona voleva provare ad uscire dalla routine lavorativa e passare una serata in compagnia e farsi 4 chiacchiere in alternativa a passare la serata da sola.  Arriva a casa di Andrea verso le 20, senza trucco, ne vestiti particolari proprio a non voler dare nessunissime tipo di stimolo, si mangiano la pizza, chiacchierano senza troppo entusiasmo, alle 23 Simona leva le tende e ritorna a casa. Serata noiosa, ma diciamo che lo sforzo sociale  era stato fatto. Il giorno dopo Andrea messaggia nuovamente con Simona, dicendo che era a letto, di andare a casa sua che aveva una certa voglia, a parte il “vieni a casa” … chi cazzo sei per farmi correre a casa tua che il giorno prima me ne sono andata sbadigliando…  comunque Simona che è una ragazza gentile risponde semplicemente con : No! Ma ti stai rincoglionendo?  Ma niente, Andrea va dritto per la sua strada, come un caterpillar gigante, non vede, non sente, non esiste nulla se non il suo cazzo. E ricco di poesia le svela che ad un certo punto. Ieri sera, le avrebbe messo il … cosetto lì, e cosa avrebbe fatto in quel momento se fosse successo? Chiede a simona… A me da uomo fa un pò ridere, ma solo all’inizio… perchè 1) aveva messo le mani avanti, quindi già all’inizio non avevi possibilità, 2) la serata è stata noiosa e senza empatia… e tu mi arrivi a gamba tesa così dal nulla. Ovviamente Andrea è scemo e non lo sa, nemmeno una scimmia è così cretina, e pure la scimmia ha il moncherino tra le gambe. Spostiamo l’attenzione alla persona più importante della storia: Simona. Giustamente, un pò per ingenuità e intelligenza si arrabbia, la fase successiva è stata di pianto. Quello che Andrea ha fatto si chiama Violenza. Potrei definire questo aborto di uomo in milioni di sinonimi offensivi, ma di fatto è solo violenza e questo basta. E lui è solo un cazzo di caso. Ritengo che certe cose si possano ovviamente dire, quando c’è una complicità , un tipo di relazione condivisa, posso pure dire ti piscio in bocca che se è una cosa condivisa tra le persone è ovviamente affar loro, va benissimo, il confine si decide in due. Quante di voi dopo aver murato un tipo visto una sola volta, o sentito via social , vi ha mandato una foto del proprio pene? Come a dire: ok, ho provato a fare il carino, ma adesso facciamo sul serio, ti incanto con il mio pitone. Ma sei scemo? Siete malati cazzo. Io da uomo mi sento umiliato dalla categoria e capisco benissimo la diffidenza di molte ragazze.  Io e simona da ragazzi siamo stati insieme un pò di mesi, abbiamo un bel ricordo l’uno dell’altra che siamo rimasti amici, negli anni poi ci siamo rivisti, per parlare di noi, ridere insieme, è successo che ci siamo anche ribaciati due volte negli anni, si. Baciati. E basta. E ritorniamo a discorso di non forzare mai le cose, se si deve andare oltre lo sai, lo sai perchè ascolti te stesso che sa quello che vuole, ma ascolti sopratutto l’altra, e viceversa. Molte volte è successo anche il contrario, cioè che la donna era così sicura del fatto che se una donna vuole dartela tu ricambierai. E no! Non è così, un buco non vale l’altro. A volte si addita una persona che si presume abbia avuto molte relazioni con come una persona poco seria, e si da per scontato che si faccia chiunque, ma la realtà è che ci si sceglie, nel mio caso, per le mia esperienza, mi è capitato diverse volte di aver detto di no. Non sono mica un vibratore… Ma la seduzione, gli occhi, il contatto, il cuore che accelera, quella sensazione di caldo tra pelle e pelle e quella timida voglia di sfiorarsi, quella è un’altra storia, perchè è condivisa.


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